Spesso sottovalutato o guardato con imbarazzo, il lubrificante è in realtà un alleato fondamentale per la vita sessuale delle donne. Aiuta infatti a superare i fastidi fisici causati dalla secchezza vaginale e, al tempo stesso, i blocchi emotivi.
Non c’è relazione più stretta di quella tra il lubrificante e l’orgasmo femminile. Uno strumento fondamentale se si soffre di secchezza vaginale e finora si ha avuto un rapporto piuttosto negativo con il sesso. Perché il lubrificante ha anche questa funzione: aiutare a superare i personali blocchi emotivi verso la sessualità.
Lubrificante intimo, amato e usato dalle donne
Spesso sottovalutato, il lubrificante intimo è in realtà un validissimo aiuto per la vita di coppia ma anche per il rapporto personale che ogni donna ha con il sesso. A testimoniarlo anche un’indagine condotta dal Center for Sexual Health Promotion dell’Indiana University: il 70% delle donne coinvolte, di età compresa tra i 18 e i 68 anni, ha dichiarato di provare più piacere proprio grazie al lubrificante. Mentre il 30% di usarlo anche come sex toys di coppia e il 60% durante l’autoerotismo. Insomma il lubrificante si scopre essere un alleato fondamentale.
«Questi prodotti sono utili proprio per permettere a tutte le donne, anche dopo la menopausa, di poter avere rapporti, senza vivere l’intimità con disagi o fastidi» spiega la dottoressa Elisabetta Colonese specialista in ginecologia e consulente del portale Mustela.
Che cos’è il lubrificante intimo?
«In differenti formulazioni, crema, gel o olio, i lubrificanti sono utili per migliorare o affrontare il problema della secchezza vulvo-vaginale. Ne esistono di diversi tipi e si dividono a base acquosa, oleosa e siliconica» spiega la dottoressa Colonese.
Quelli a base acquosa si sciolgono in acqua e sono solitamente compatibili con il condom, ovvero lo bucano, sono ben tollerati e hanno una durata d’azione limitata, precisa l’esperta; gli oleosi invece sono più persistenti, ma non sono molto compatibili con il condom quindi possono creare delle irritazioni. Infine «quelli a base siliconica sono di formulazione più recente e possono essere usati anche sotto la doccia perché sono piuttosto resistenti al contatto con l’acqua. Spesso però non sono compatibili con i sex toys, sempre a base siliconica, perché possono rovinarli».
Secchezza vaginale, il lubrificante è un alleato a volte indispensabile
Fondamentalmente il lubrificante è un grande sostegno quando si soffre di secchezza vulvo-vaginale: «Molto spesso si manifesta con dolore, fastidio e disagi durante i rapporti sessuali. Sono tutti aspetti che possono anche portare a evitare i rapporti intimi per il dolore che si può manifestare anche nei giorni successivi ai rapporti. Non solo, ma a volte l’assenza di lubrificazione può portare all’insorgenza di cistiti da sfregamento o da traumatismo» spiega la ginecologa.
Dietro alla secchezza vaginale differenti cause, anche se la più comune è la menopausa. In questa fase, infatti, il nuovo assetto ormonale, ovvero la diminuzione degli estrogeni, cambia negativamente la lubrificazione della vagina. «Altre cause di secchezza vaginale sono le amenorree ipogonadotrope, ad esempio nel caso in cui l’amenorrea sia cagionata da un disturbo alimentare (come nel caso dell’anoressia) che impedisce alla donna di mestruare perché non ha più una quota di estrogeni normale, ma più simili alla fase della menopausa o dell’infanzia. Da non sottovalutare anche l’assunzione di estroprogestinici come pillole, anello e cerotto, tutti quei contraccettivi che si avvalgono degli estrogeni oltre che di progestinici, come in particolare le pillole a basso/bassissimo dosaggio». Viceversa, metodi contraccettivi come la spirale progestinica, la spirale a rame o la pillola progestinica non causano questa problematica.
Alla base della secchezza vaginale anche alcune terapie a base di clomifene citrato, assunta da chi è in cerca di una gravidanza, l’allattamento, le terapie anti-depressive, il diabete, la sindrome di Sjogren. Ma anche lo stress e la pressione psicologica che vive chi è cerca di una gravidanza desiderata ma che tarda a concretizzarsi.
Come scegliere il giusto lubrificante
«Sono diversi i tipi di lubrificanti in commercio e molti sono altamente compatibili con le pelli sensibili, quindi a basso tasso di reazione allergica. Personalmente consiglio sempre di prestare attenzione anche al packaging, alla scadenza, agli aromi e profumi che dovrebbero essere il più possibile naturali».
Un valido aiuto al lubrificante è rappresentato anche dai preliminari: «Questi, così come tutte le pratiche e i comportamenti emotivi di avvicinamento fisico e psichico facilitano l’eccitazione, migliorando molto la lubrificazione intima».
Da non dimenticare che ci sono indicazioni nell’utilizzo di lubrificanti anche per chi desidera avere rapporti anali, ma non proteggono dalle malattie sessualmente trasmesse, precisa la dottoressa.
Le controindicazione ai lubrificanti intimi
«È bene ricordare sempre che i lubrificanti vaginali non hanno un’azione spermicida. Per quello ci sono le creme, ma anche queste attualmente sono poco utilizzate per la loro scarsa efficacia contraccettiva dimostrata in passato.
Inoltre, chi sta cercando una gravidanza deve prestare molta attenzione alla scelta del lubrificante, perché questo deve avere un’azione compatibile con la vita degli spermatozoi. Sempre meglio chiedere consiglio al farmacista nel caso si sia alla ricerca di una gravidanza» conclude la dottoressa.
Fonte: IoDonna